08 Novembre 2024 - 18:46:28
di Martina Colabianchi
Continua la mobilitazione di cittadini, associazioni e sindacati contro il metanodotto Snam, un tubo che dalla centrale di Case Pente a Sulmona attraverserà 19 comuni abruzzesi. Lo fa, oggi, dal Palazzetto dei Nobili dell’Aquila con un’assemblea pubblica per discutere di quella che viene considerata un’opera fortemente impattante per il territorio e che toccherà anche la frazione di Paganica.
Proprio a Case Pente sono partite, a settembre, le prime opere di cantiere per la realizzazione della centrale di compressione del gas naturale a servizio del gasdotto “Rete Adriatica”, nonostante le numerose proteste degli attivisti per l’ambiente e non solo che ritengono il progetto anacronistico e dannoso per il territorio, anche in virtù degli importanti ritrovamenti archeologici nell’area interessata.
“Quella di oggi è un’assemblea informativa su un’infrastruttura che toccherà tutti noi perché toccherà il comune dell’Aquila, Paganica e 19 comuni in tutto l’Abruzzo“, spiega Emanuele Emadio del comitato No Snam L’Aquila.
Presenti oggi, tra gli altri, anche Nando Galletti, presidente degli Usi Civici di Paganica, Renato Di Nicola della rete “Per il clima fuori dal fossile”, Mario Pizzola, storico attivista dei comitati per l’ambiente di Sulmona e Mattia Lolli per Legambiente.
“Chiediamo a Snam di andare a bloccare quest’opera che non porterà a nulla se non ad aumenti nelle bollette dei cittadini, – prosegue Emadio – un’opera che non servirà al territorio perché l’Italia già riesce a provvedere al suo fabbisogno di gas e già lo esporta all’estero. Un’opera costosa, che andrà a costare 2 miliardi e mezzo di fondi pubblici, di cui 700 milioni del Pnrr“.
“Crediamo invece ci sia bisogno di un nuovo modello energetico, di investire su fonti rinnovabili che vadano ad escludere i combustibili fossili che sono i primi responsabili della crisi climatica che viviamo attualmente. Basti considerare cosa è accaduto a Valencia e, più vicino a noi, in Emilia Romagna. Investire nel territorio per la prevenzione ad eventi simili e investire in fonti rinnovabili e sostenibili per tutti, questo chiediamo“, conclude.