29 Novembre 2024 - 16:48:22

di Redazione

Anche l’Abruzzo, come altre regioni italiane, registra dati preoccupanti relativamente ai casi di Aids e di diagnosi tardive.

Nel 2023 l’incidenza è stata di 3,5 casi ogni 100.000 abitanti. La Asl 1 Abruzzo, di fronte a questo quadro per nulla rassicurante, si mobilita nel segno della prevenzione attraverso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di L’Aquila, diretto dal dott. Alessandro Grimaldi che, affiancato dal dott. Arturo Ciccullo, ha organizzato un open day che si terrà domenica prossima primo dicembre all’interno dell’ambulatorio.

Grazie alla collaborazione con il Laboratorio analisi, diretto dalla dott.ssa Patrizia Frascaria, sarà possibile effettuare test sierologici per la ricerca di Hiv, sicuri, anonimi e gratuiti e senza necessità di prenotazione, presentandosi direttamente in ambulatorio dalle ore 9 alle 13. L’open day si terrà in occasione della celebrazione della giornata mondiale dell’Aids, dedicata alla prevenzione, che cade proprio domenica prossima.


I medici del reparto terranno colloqui per illustrare i rischi legati all’infezione e le strategie di prevenzione più efficaci. Particolare importanza, tra gli altri aspetti, verrà data alla PrEP, la profilassi per l’infezione da HIV, disponibile anche in Italia e prescritta dagli specialisti infettivologi.

La Asl della provincia di L’Aquila, diretta dal manager Ferdinando Romano, attribuisce grande importanza alla questione-prevenzione, sostenendo appieno iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione come quelle di domenica prossima.

I dati dello scorso anno sull’Aids a livello nazionale restituiscono un colpo d’occhio più che preoccupante: 2.349 nuovi casi l’anno, i due terzi con diagnosi tardive e oltre la metà relativa a persone over 40. La conseguenza di questo trend è che, al momento della diagnosi, il 66% delle persone colpite dalla malattia presenta condizioni di significativa compromissione.

Per informazioni si può chiamare il numero 0862-368511.

“Soprattutto tra i giovani c’è la necessità”, dichiara Grimaldi, “di non abbassare la guardia e di acquisire piena consapevolezza dei rischi. Occorre una maggiore sensibilità nei controlli, che vanno fatti in modo costante e periodico, senza attendere la comparsa dei sintomi che rende molto più difficile impostare terapie che possano contrastare efficacemente la malattia. L’auspicio è che vi sia ampia adesione al nostro
open day di domenica prossima”
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