02 Febbraio 2025 - 10:18:54

di Redazione

“Lo spazio pubblico deve essere tale, a disposizione di tutti, e non solo di chi possiede un’automobile. I parcheggi per le automobili, che occupano tantissimo spazio pubblico, non solo sono anacronistici, ma sono grandi generatori di traffico, di inquinamento dell’aria, consumatori di suolo (L’Aquila è al primo posto in Abruzzo) e di alta insicurezza stradale”.

Lo scrive in una nota Fiab L’Aquila che precisa: “Molte città d’Italia, e la vicina e simile Perugia lo ha già fatto negli anni ’80 (40 anni fa) chiudono il centro storico, realizzano parcheggi periferici ed organizzano il trasporto pubblico affinché ci sia comodo e veloce accesso alle zone pedonali. Lo stesso si dica per l’accesso ai poli attrattori di persone quali ospedali, scuole, università”.

“Al di là di ogni bizzarra e ricorrente proposta di realizzazione di parcheggi nel centro dell’Aquila, finanche in prossimità di luoghi di alto interesse artistico e storico, è ora di prendere decisioni tutte strategicamente programmate dall’attuale amministrazione comunale nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Risulta inaccettabile adottare provvedimenti di mobilità che somigliano molto alla somministrazione di un’aspirina ad un paziente affetto da polmonite”.

“Riserviamo speranze concrete circa l’apertura del tunnel di collegamento tra il Terminal Bus Lorenzo Natali e Piazza Duomo nonché circa l’ascensore di viale Rendina a servizio del parcheggio coperto sottostante. Aspettiamo fiduciosi perché sono due opere che consentirebbero la chiusura del centro storico alle automobili – prosegue – Accogliamo con favore il progetto per la realizzazione del parcheggio di via della Croce Rossa con Piazza San Basilio e relativo ascensore: a patto che Piazza San Basilio si chiuda alle auto e si trasformi in un vero parco”.  

“Accogliamo con favore il parcheggio della Caserma Rossi, a patto che sia davvero un hub per il trasporto pubblico, che si realizzi un collegamento ciclabile in sede propria con il centro e che si salvaguardi la pedonalità. Accogliamo con favore il progetto del Metrobus previsto dal PUMS ed oggi finanziato con circa 6 mln di euro: a patto che sia davvero una linea veloce, frequente e che sia il principio di una rete TPL davvero efficiente. E a patto che si realizzi, nella stessa direttrice, una pista ciclabile protetta che attraversi la città iniziando ad attuare il Biciplan approvato da questa Amminitrazione Comunale”, sottolinea Fiab.

“Sì, tutto e subito, perché non possiamo più aspettare che i cittadini aquilani, le persone che vengono a lavorare e studiare in città ed i turisti soffrano i disagi di un sistema di mobilità fermo ancora a 40 anni fa. Abbiamo la scadenza del 2026 alla quale una capitale della cultura non può offrire una mobilità ignorante. Si inizi subito a sperimentare la linea 1 dei bus dell’AMA, che ricalca grosso modo quella del Metrobus, a frequenza costante di 15 minuti. Si costituisca ora un servizio di navette che permetta di accedere e uscire dal centro storico in modo efficiente e frequente, intercettando le aree di maggiore interesse. Si regolarizzi in modo più rigoroso la sosta in centro storico e si lasci la sola opzione del mezzo pubblico agli accessi dei non residenti”, aggiunge Fiab.

“E soprattutto la politica affronti il tema della mobilità pensando che le persone userebbero volentieri il trasporto pubblico, le biciclette ed i monopattini perché, oltretutto, risparmierebbero buona parte del proprio stipendio (per chi ce l’ha) per usare l’automobile”, conclude.