11 Aprile 2025 - 16:55:20
di Martina Colabianchi
«Le reiterate preoccupazioni espresse dalle opposizioni, in particolare dall’onorevole Pezzopane, continuano ad apparire più come esercizi di retorica che come contributi costruttivi. È ormai chiaro che non serve alcun ‘controllo politico’ sull’organizzazione degli eventi estivi dell’Aquila, così come non è previsto – né necessario – che il Maestro Leonardo De Amicis debba sottoporre il proprio operato al vaglio delle minoranze consiliari. Comprendiamo che ci sia chi rimpiange stagioni in cui la Perdonanza assumeva forme assai diverse, forse meno ambiziose, sicuramente meno rilevanti sul piano nazionale e internazionale. Ma i tempi cambiano, e per fortuna».
Così la coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia, Daniela Ianni, in risposta alle minoranze che hanno denunciato un ritardo dell’amministrazione comunale sulla programmazione degli eventi dell’estate aquilana, in primis i due principali che sono I Cantieri dell’Immaginario e la Perdonanza Celestiniana. Nello specifico, mancherebbero ancora all’appello la composizione dei comitati, i programmi e informazioni sul posizionamento dei palchi, ogni anno ormai oggetto di polemica.
«È bene ricordare che negli ultimi anni – aggiunge Katia Persichetti, vicepresidente della Terza Commissione del Consiglio comunale – la città ha raggiunto traguardi che parlano da soli:
1. La Perdonanza Celestiniana è stata riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO;
2. La Porta Santa è stata aperta da Papa Francesco in visita ufficiale all’Aquila;
3. L’Aquila è stata designata Capitale Italiana della Cultura 2026».
«Risultati che non sono frutto del caso, ma di una visione chiara, di una programmazione rigorosa e di una rete di collaborazioni di alto profilo. Se qualcuno si sente escluso da questi successi, lo rassicuriamo: L’Aquila appartiene a tutti, anche a chi oggi siede all’opposizione. In fondo, quando una città vince, vince l’intera comunità».
“E per il futuro? – conclude Ianni – Continueremo a lavorare con lo stesso metodo, con lo stesso spirito, con lo stesso passo. Come diceva Vujadin Boskov, con la sua proverbiale saggezza: ‘Squadra che vince non si cambia’».