23 Maggio 2025 - 19:08:14

di Redazione

Il Centro Congressi Luigi Zordan dell’Università degli Studi dell’Aquila ha ospitato, dal 19 al 23 maggio 2025, il meeting internazionale dell’Osservatorio Pierre Auger, il più grande e avanzato osservatorio al mondo dedicato allo studio dei raggi cosmici di altissima energia.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 ricercatori e ricercatrici provenienti da più di 12 Paesi, testimoniando la portata globale e il carattere fortemente collaborativo del progetto.

Organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila e con l’area astro-particellare del Gran Sasso Science Institute, il meeting ha rappresentato un’importante occasione di confronto per docenti, assegnisti, dottorandi e studenti impegnati nella ricerca di frontiera.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di fare il punto sui progressi scientifici raggiunti, discutere nuove strategie di analisi e definire le prossime tappe del progetto, con uno sguardo rivolto alla scoperta di fenomeni astrofisici estremi in grado di ampliare radicalmente la nostra comprensione dell’universo.

Situato nella vasta pampa argentina, l’Osservatorio Pierre Auger copre un’area di circa 3.000 km² e utilizza una rete sofisticata di telescopi e rivelatori al suolo per intercettare i segnali generati dall’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre. Si tratta di particelle ad altissima energia, la cui origine è ancora oggetto di indagine e dibattito nella comunità scientifica.

«Questo incontro rappresenta un’opportunità unica per fare il punto sui progressi scientifici e definire le prossime fasi del progetto» – ha dichiarato la dott.ssa Antonella Castellina, portavoce ufficiale dell’Osservatorio Pierre Auger. Durante le giornate di lavoro sono state presentate le ultime novità, tra cui il piano di potenziamento della rete di rivelatori, che permetterà di raccogliere dati con maggiore precisione, e l’introduzione di nuovi strumenti di analisi dati basati sull’intelligenza artificiale, in grado di accelerare i processi di scoperta.

Il convegno ha ribadito con forza il valore della collaborazione internazionale nella ricerca scientifica. Con oltre 400 scienziati e tecnici coinvolti, l’Osservatorio Pierre Auger è un simbolo di innovazione e cooperazione globale nella fisica astroparticellare.