03 Giugno 2025 - 11:57:04
di Vanni Biordi
La Provincia dell’Aquila intende ridefinire il proprio futuro con la presentazione dei primi risultati del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento.
Un’iniziativa ambiziosa che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastare lo spopolamento, valorizzare l’identità locale e introdurre semplificazioni amministrative. L’incontro che si è tenuto all’Auditorium Ance del capoluogo abruzzese, ha segnato un passo fondamentale verso la definizione di una visione condivisa per il territorio.
«È tempo di innovare per pianificare oggi il futuro del nostro territorio», ha dichiarato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, sottolineando l’importanza di costruire una progettualità capace di affrontare le grandi sfide del presente e restituire prospettiva e coesione ai territori. Il nuovo Piano intende superare modelli obsoleti, non più in linea con le reali esigenze delle comunità locali.
I lavori sono stati aperti dal presidente Caruso e dall’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Urbanistica dell’ente, i quali hanno illustrato il quadro generale e il senso dell’iniziativa.
La presentazione dei primi risultati della diagnosi ambientale e socio-economica è stata arricchita dagli interventi di autorevoli studiosi e ricercatori. Hanno partecipato all’evento Paolo Veneri e Fabiano Compagnucci del Gran Sasso Science Institute, Francesco Zullo e Alessandro Marucci dell’Università dell’Aquila, e Michele Campagna dell’Università di Cagliari, portando il loro prezioso contributo accademico.
Nei prossimi mesi, il processo di elaborazione del Piano vedrà il coinvolgimento attivo di tutti i Comuni della provincia, insieme a enti e istituzioni portatori di interessi.
Questa fase partecipativa sarà cruciale per assicurare che il Piano rifletta le reali necessità e aspirazioni delle comunità locali, garantendo una pianificazione territoriale realmente condivisa e orientata al futuro.
«Abbiamo coinvolto le massime istituzioni regionali e nazionali e le università che ci supporteranno in una diagnosi accurata del sistema socio-economico della provincia, esplorando poi le potenzialità del sistema – ha aggiunto Caruso – Queste sono le ambizioni del progetto. Da qui in poi inizierà l’interlocuzione con i territori, non solo per una campagna di ascolto, ma anche per una reciprocità di pensieri e acquisizione delle volontà e ambizioni dei territori. Vogliamo quindi rappresentare i territori, il quadro della situazione e quello che si profila con il nuovo piano. I progetti, oltre che di fondi, avranno bisogno di idee valide, perché talvolta abbiamo impegnato male le risorse non raggiungendo gli obiettivi. Ci siamo impegnati troppo nei contrasti tra i territori. Necessitiamo di idee con respiro provinciale, ma anche nazionale. La nostra provincia ha, infatti, un ruolo importante perché è un nodo strategico tra Tirreno e Adriatico e congiunzione tra nord e sud Italia».
