28 Settembre 2025 - 09:15:33

di Martina Colabianchi

Da domenica 21 settembre, la funivia del Gran Sasso è chiusa al pubblico esercizio per interventi stagionali di manutenzione tecnica.

Tra le operazioni necessarie legate a collaudi e verifiche c’è il certificato di immunità da rischio valanghe che deve necessariamente essere conseguito entro il 30 ottobre. Solo una volta completate le operazioni l’impianto potrà tornare a lavorare, in vista della stagione invernale.

Abbiamo fatto il punto della situazione con il consigliere comunale con delega alla Montagna Luigi Faccia.

«Sono interventi che la nostra funivia ha sempre fatto. Noi abbiamo sempre sostenuto manutenzioni ordinarie a fine stagione invernale e a fine stagione estiva – spiega -. È quindi un impianto che viene controllato in continuazione e quest’anno, in più, ci sarà anche la manutenzione straordinaria che fa parte del pacchetto delle funi che riguarda tutta la parte elettronica della funivia. Le premesse per la sicurezza dell’impianto ci sono».

Non sono mancate le polemiche.

«La cosa che mi fa sorridere è che siamo passati da, due anni fa, frasi come “non verremo più su”, “state uccidendo i nostri bambini”, ad “avete appena riaperto e già richiudete?”», dice ancora Faccia.

La funivia, dopo mesi di stop, era tornata in funzione il 13 agosto scorso, in seguito alla sostituzione delle quattro funi portanti.

Intanto, procedono anche i lavori all’hotel di Campo Imperatore.

«Noi abbiamo, in pratica, solo tre mesi di luce per lavorare a tutta velocità – spiega il consigliere Faccia -. I tempi sono lunghi. Quest’anno si lavorerà sul lato sud ed, in più, la zona del piano dove c’erano bar e ristorante. Sarà previsto anche un piano di sicurezza più adeguato».

In moto anche i lavori sull’ostello, dove la scorsa settimana c’è stato un «ritoccaggio del tetto, mentre la prossima primavera partiranno i lavori per un milione. Quindi, l’ostello tutto ripristinato e il tunnel che collega l’ostello e la funivia con l’albergo di Campo Imperatore. È stata, nel frattempo, affidata la progettazione per il tappeto mobile, e sarà affidata la progettazione per il Dip per il collegamento Scindarella-Fossa di Paganica. Ora serve solo un po’ di pazienza, ma anche un po’ più di risorse».