09 Ottobre 2025 - 15:52:23

di Martina Colabianchi

Il Parco della Luna è approdato, mercoledì, all’interno della commissione Territorio del Comune dell’Aquila. Ma la discussione sul progetto, che prevede la riqualificazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, sarebbe arrivata «dopo anni di immobilismo» da parte dell’amministrazione comunale.

A dirlo è il consigliere comunale di Avs Lorenzo Rotellini, che tanto negli anni si è speso per un progetto che promette di offrire alla città uno spazio di inclusione sociale, cultura e aggregazione. Ma, secondo Rotellini, il progetto originario sarebbe stato completamente stravolto.

«Nella seconda commissione consiliare, tenutasi a distanza di sei mesi dalla prima, è emerso con chiarezza che il progetto originario del Parco della Luna è stato completamente stravolto. Oggi non esiste alcuna visione sul futuro di Collemaggio, né una direzione politica capace di definire la vocazione sociale, culturale e turistica dell’area», scrive il consigliere in una nota. «Le associazioni che per anni hanno animato quel luogo e che, nel post-terremoto, hanno dato vita e significato agli spazi di Collemaggio, – prosegue – non sono state minimamente coinvolte nella progettazione. È l’ennesimo segno della mancanza di partecipazione e di ascolto che caratterizza questa amministrazione».

Secondo il progetto, per cui è stata annunciata recentemente una conferenza dei servizi decisoria, all’interno del parco sorgeranno un caffè letterario, una ludoteca, spazi aggregativi culturali, un ufficio turistico e zone espositive. L’area di Collemaggio avrà, inoltre, al suo all’ingresso un infopoint servizi igienici.

Oltre al parco, nell’area di Collemaggio sarà realizzata anche la sede del Conservatorio e alcune scuole. Ma quello che sorgerà, nei fatti, secondo Rotellini, è un «intervento edilizio senz’anima».

«In base alla convenzione stipulata tra Comune e Asl, – continua – il Comune dell’Aquila è il soggetto attuatore di un piano che prevede la ristrutturazione di sei immobili per un importo complessivo di dieci milioni di euro. Tuttavia, una volta terminati i lavori, gli edifici verranno restituiti all’Asl per la gestione, cancellando così la vocazione sociale e dedicata alla salute mentale che il progetto del 2016 – finanziato dal centrosinistra attraverso il Masterplan per l’Abruzzo – aveva definito».

«Con le risorse oggi disponibili si riuscirà a recuperare soltanto due dei sei padiglioni, gli edifici B4 e B6, che dovrebbero avere funzioni sociali e culturali. Per gli altri sarà necessario reperire nuovi fondi. Inoltre, non esiste alcuna certezza sul futuro di questi immobili: il Comune dovrà successivamente acquistarli, ma ad oggi non è stata fornita alcuna valutazione concreta del loro valore patrimoniale, né è chiaro come si intenda procedere all’acquisizione. Si procede dunque alla cieca, senza una pianificazione economica e con il rischio concreto di non riuscire a completare il percorso amministrativo».

A tutto ciò si aggiunge un rischio ancora più grave, spiega il consigliere: «Se i lavori non verranno appaltati entro il 31 dicembre 2025, i fondi potrebbero andare perduti. Si tratta di risorse importanti, frutto del lavoro e dell’impegno delle associazioni che nel 2016 contribuirono a orientare il finanziamento verso Collemaggio, con l’obiettivo di restituire alla città uno spazio dedicato alla salute mentale, alla cultura e all’inclusione sociale. Quel progetto rappresentava un modello di rigenerazione urbana partecipata e un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni e comunità».

«Serve una scelta politica chiara e coraggiosa. Il Parco della Luna deve tornare ad essere un progetto di rigenerazione sociale e culturale, costruito con il contributo di chi ha vissuto e animato Collemaggio in questi anni. Non possiamo permettere che un luogo così ricco di storia e significato venga svuotato della sua funzione originaria», conclude il consigliere Avs.