27 Novembre 2023 - 17:28:48

di Martina Colabianchi

Qualcosa si muove sul fronte della fine del mercato tutelato e il conseguente rischio del posto di lavoro per circa 100 lavoratori del capoluogo. La Prefettura dell’Aquila ha convocato, per le ore 10.30 di domani, 28 novembre, le organizzazioni sindacali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL.

La convocazione, che giungerebbe dopo “solleciti ripetuti al fine di farci ascoltare“, è un primo passo ma non sarà sufficiente – dichiarano le segreterie provinciali dei sindacati in questione – perché “nessuna presa d’atto della problematica più volte denunciata sarà sufficiente“.

Manca poco più di un mese al termine del mercato di maggior tutela – dichiarano. Mancano 33 giorni al dramma denunciato come prevedibile. La fine dell’anno rischia di essere un appuntamento drammatico per circa cento tra lavoratrici e lavoratori aquilani, per le loro famiglie e per la collettività complessivamente intesa. Ed allora, non è più il tempo di “prendere tempo”… quel tempo è finito. È il tempo di trovare o rappresentare soluzioni. Non ci accontenteremo di rassicurazioni formali o prese d’atto. Noi lotteremo e difenderemo fin che necessario il sacrosanto diritto alla dignità ed al lavoro“.

I sindacati fanno riferimento al termine dei servizi di tutela nelle forniture di energia e alla progressiva liberalizzazione del mercato disposta tramite decretazione ministeriale. A pagare le conseguenze del frazionamento del mercato, come denunciano i sindacati da mesi, sono i lavoratori impegnati nei Contact Center di tutta Italia che gestiscono il servizio di assistenza clienti per conto di ACEA (mercato a maggior tutela). Per quanto concerne L’Aquila, il servizio è gestito da Tecnocall che impiega circa 110 dipendenti sulla commessa.

A tutto questo si aggiunge il paventato provvedimento di abolizione dell’art.36 ter che, estendendo l’applicabilità della clausola sociale ai cambi di appalto generati dai passaggi al mercato a tutele graduali, promuoverebbe la stabilità occupazionale. 

Non siamo un orpello – aggiungono. Non possiamo essere sacrificati a logiche che non comprendiamo e che non condividiamo. Rivendichiamo il diritto ad esistere, come lavoratrici e come lavoratori“.

“Per queste ragioni, in contemporanea all’incontro previsto per le ore 10.30 presso la Prefettura dell’Aquila, saremo fisicamente presenti dinanzi la sede istituzionale a rivendicare il nostro diritto di cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori“.

Non permetteremo a nessuno di umiliarci e farci sentire un refuso di norme cervellotiche e non accettabili“, concludono i sindacati.