12 Giugno 2023 - 18:23:28
di Martina Colabianchi
Si è conclusa positivamente con 18 voti favorevoli, ma con l’abbandono dell’aula da parte delle opposizioni, la votazione dell’ordine del giorno su Sergio Ramelli, proposto dalla consigliera comunale Claudia Pagliariccio.
La proposta è quella di installare, in un’area ben visibile della città, una lapide in memoria del giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso, a soli 18 anni, da alcuni militanti di estrema sinistra sotto casa sua.
L’uscita dall’aula delle opposizioni rappresenta la conclusione quasi ovvia di giornate, quelle appena trascorse, in cui si erano susseguite numerose polemiche in merito all’ordine del giorno di Pagliariccio, da cui era già scaturito un aspro dibattito a distanza tra esponenti di maggioranza e di minoranza.
“Non abbiamo partecipato al voto – spiega Emanuela Iorio de Il Passo Possibile – in quanto non ci sembra giusto che a distanza di tanti anni si continuino ad utilizzare dei simboli che, come ultimamente Sergio Ramelli, alla cui memoria e famiglia va tutta la nostra solidarietà, vengono strumentalizzati”.
“Quello che è accaduto viene, infatti, utilizzato dalla destra quasi a simbolo di una sinistra aggressiva, di un estremismo di sinistra, quando sappiamo benissimo tutti che i morti ci sono stati a destra e a sinistra. Era un periodo in cui l’Italia viveva, purtroppo gli anni di piombo, che erano di destra e di sinistra”.
“È stato gettato via un emendamento all’ordine del giorno presentato dal consigliere Rotellini – continua Iorio – dove si proponeva, invece, che venisse fatto un monumento a tutte le vittime del terrorismo perché, ripeto, a distanza di tanti anni, specialmente in un’assise comunale come quella dell’Aquila, non bisognerebbe cavalcare l’onda della divisività, ma quella dell’unione contro ogni forma di estremismo sia esso di destra che di sinistra”.
“Se il sindaco Pierluigi Biondi avesse messo la stessa passione, la stessa irruenza e la stessa risolutezza nell’affrontare i problemi che affliggono la città, probabilmente avrebbe contribuito a risolverli; se la maggioranza di centrodestra avesse partecipato con tanta attenzione e solerzia ai Consigli comunali, probabilmente il confronto consiliare sarebbe stato più costruttivo“. Così affermano, in una nota congiunta, le opposizioni.
“E invece, – continuano – in una città dove è oramai negato il diritto alla salute, con una Asl messa in ginocchio da una mala gestione che provoca difficoltà quotidiane ai cittadini e alle cittadini più fragili, in una città dove si consumano episodi di violenza sempre più efferati dietro la vetrina di un corso ripavimentato, in una città dove bambine e bambini frequentano ancora moduli ad uso scolastico pensati per l’emergenza senza aver mai visto una scuola in muratura, in una città incapace di spendere i fondi destinati allo sviluppo economico e sociale, dove il lavoro di qualità è oramai una chimera, con i giovani costretti a emigrare per trovare un senso al loro percorso di vita, il sindaco dell’Aquila si presenta finalmente innanzi ad un Consiglio comunale svilito dalle sue continue assenze per discutere, con veemenza, di Sergio Ramelli“.
“Evidentemente per la destra sono questi i problemi che soffre la città dell’Aquila: coltivare una visione ideologica e di parte dei tragici anni di piombo. Evidentemente sono queste le priorità della maggioranza di centrodestra che, compattamente, ha bocciato l’emendamento delle opposizioni unite all’ordine del giorno depositato dalla consigliera Claudia Pagliariccio (già candidata sindaca di CasaPound). Il nostro emendamento, intendeva impegnare il sindaco a promuovere, in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale e provinciale, iniziative per diffondere la conoscenza dei drammatici anni di piombo, e a realizzare ed installare una targa commemorativa per ricordare tutte le vittime di quel tempo, così da non alimentare nuove tensioni o dolorose rivalse generando una memoria rispettosa della storia che il paese ha vissuto“.
“Ma al momento di fare memoria di tutte le centinaia di vittime degli anni di piombo, non di una sola, è stato proprio il centrodestra che ha bocciato la nostra proposta dimostrando, plasticamente, come, in realtà, l’ordine del giorno su Ramelli sia stato un atto politico di natura squisitamente ideologica. Il centrodestra aquilano – concludono – si è rifiutata di condannare tutto l’odio politico che ha contraddistinto gli anni di piombo, scegliendo di essere compiacente e di parte. Per questo siamo usciti al momento del voto“.
“I colleghi di minoranza che hanno deciso di abbandonare l’aula secondo me hanno sbagliato, perché avrebbero potuto semplicemente astenersi dal voto dando, così, un segnale di rispetto verso la morte di un ragazzo che, comunque, ha perso la vita a 18 anni a causa dei militanti di Avanguardia Operaia che lo hanno assassinato”, afferma la consigliera comunale Claudia Pagliariccio, proponente dell’ordine del giorno.
“Di nuovo, non hanno dimostrato rispetto per questa vicenda, rispetto che invece richiamano per tutte le vittime degli anni di piombo alle quali noi siamo sempre solidari. Non abbiamo accettato di modificare l’ordine del giorno – conclude – proprio perché nessuno di noi ha mai pensato di oltraggiare la memoria delle vittime di sinistra, cosa che invece è successa ripetutamente solo ed esclusivamente ai danni di questo giovane”.
“Dispiace – rincara Leonardo Scimia, capogruppo di Fratelli d’Italia – che la minoranza abbia assunto un atteggiamento pilatesco, prima proponendo di eliminare lo specifico riferimento a Sergio Ramelli nella lapide commemorativa e poi uscendo dall’aula al momento del voto. Purtroppo si è confermato ciò che avevo preconizzato: la sinistra ha perso, ingenuamente, l’occasione per pronunciarsi, una volta per tutte, contro la logica dell’odio ideologico che ha contraddistinto gli anni più bui della nostra nazione, quelli degli anni di piombo, e che ha condotto alla morte di un ragazzo di appena 19 anni“.
Anche la sezione aquilana di CasaPound interviene, esprimendo la sua soddisfazione, in merito all’ordine del giorno approvato: “Ringraziamo la consigliera Pagliariccio per aver portato all’attenzione della città una vicenda vergognosa, rappresentata dalle offese infami rivolte a Sergio da parte di qualche squallido figuro dell’antifascismo locale. Non ci sorprende che i consiglieri di centrosinistra abbiano preferito uscire dall’aula piuttosto che votare l’ordine del giorno, ma soprattutto che da parte loro non sia venuta alcuna parola chiara di dissociazione non rispetto all’omicidio Ramelli, il che rappresenta il minimo sindacale, ma rispetto agli ambienti della sinistra radicale locale da cui provengono i vigliacchi autori delle scritte delle scorse settimane.”
“Come negli anni ’70 – prosegue il comunicato di CasaPound – i presunti antagonisti, in realtà servi del sistema, vengono bonariamente coccolati dalla sinistra istituzionale, tutt’al più etichettati come “compagni che sbagliano”. È bene, quindi, che la storia di Sergio Ramelli sia diffusa nelle scuole e sia ricordata tramite una lapide commemorativa. Si tratta di un omaggio doveroso alla sua figura e non, come dichiarato dalla consigliera Pezzopane, compagna di partito di coloro che ogni anno a Milano si battono per vietare la manifestazione in ricordo di Sergio, di un torto alla sua memoria.“
“Dopo la comparsa delle infami scritte contro Ramelli – conclude la nota della tartaruga frecciata – avevamo scritto che a L’Aquila non c’è spazio per l’antifascismo militante e i suoi patetici relitti umani e politici. Il voto del Consiglio comunale conferma fortunatamente questa nostra affermazione.”
Gli altri ordini del giorno approvati in Consiglio
È stato approvato all’unanimità, in sede di Consiglio, un ordine del giorno che prevede l’istituzione di un Premio “Giorno della memoria L’Aquila” (primo firmatario, Stefania Pezzopane, Pd). Il documento propone che questo premio si tenga ogni 27 gennaio, Giorno della Memoria, ricorrenza dell’ingresso e della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. L’idea è quella di coinvolgere soprattutto le scuole e infatti, per questa ragione, è scritto nell’ordine del giorno che sindaco e giunta vengono impegnati a promuovere e supportare iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado, per favorire la conoscenza della Shoah e a sostenere iniziative che promuovano la conoscenza dell’Olocausto.
Il Premio “Giorno della Memoria L’Aquila”, da celebrarsi, come detto, ogni 27 gennaio, prevede, tra l’altro, che la classe delle studentesse e degli studenti delle superiori che produrrà il miglior elaborato – scelto da una giuria di alto profilo – sarà accompagnata in viaggio premio ad Auschwitz e nei luoghi dove milioni di persone vennero sterminate. “Per le medie e le elementari – conclude il documento – i premi saranno libri e materiali sulla Shoah”.
Altri ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità questo pomeriggio. Con uno (prima firmataria, Laura Cococcetta, L’Aquila Futura), si chiede la realizzazione di un sottopassaggio pedonale e ciclabile – ad oggi chiuso – tra la statale 17 est e via Specchio; con un altro (primo firmatario, Alessandro Maccarone, Lega) il sindaco e la giunta vengono impegnati affinché il Comune aderisca alla piattaforma unica nazionale per le targhe associate al Contrassegno unificato disabili europeo, mentre con un terzo ordine del giorno (primo firmatario, Paolo Romano, L’Aquila Nuova), sindaco e presidente del Consiglio comunale vengono impegnati a farsi promotori per l’attuazione della legge regionale riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche, quale criterio generale per l’accesso ai contributi regionali e “a promuovere in tutte le sedi istituzionali le opportune velocizzazioni dei rimborsi della spesa per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, sulla base di quanto previsto dalla legge 13 del 1989.
Andando alle delibere odierne, sarà completata via Montorio al Vomano, attraverso un progetto da 255mila euro che prevede la realizzazione del tronco stradale finale dai pressi dell’accesso ospiti dello stadio Gran Sasso “Italo Acconcia” fino all’incrocio con via Lanciano. Il via libera è arrivato oggi pomeriggio con il voto unanime del Consiglio.
Via libera inoltre, sempre all’unanimità, all’acquisizione al patrimonio comunale di un’area nella frazione di Preturo, operazione grazie alla quale sarà possibile dare il via all’ampliamento di piazza Domenico Vittorini, intervento per il quale già esiste il progetto e per il quale è stato stimato un investimento di 200mila euro. Il provvedimento di ampliamento di piazza Domenico Vittorini a Preturo (detta anche piazza dell’Alpino) è stato promosso dall’amministrazione comunale “stante l’esigenza della citata frazione – è scritto in delibera – di avere un luogo di aggregazione e socializzazione di dimensioni adeguate all’attuale contesto sociale”.
L’assemblea civica ha inoltre concesso, all’unanimità, l’autorizzazione al rilascio di due permessi per costruire, uno riguardante la sostituzione edilizia dell’aggregato denominato “Il Castello”, a Paganica, l’altro la demolizione e la ricostruzione dell’aggregato “Le Vicenne” a Tempera. “Due provvedimenti – hanno commentato il consigliere Daniele Ferella (Lega) e l’assessore alle Politiche urbanistiche, Francesco De Santis, che ha presentato il provvedimento – che si inquadrano nell’ottica della ricostruzione post sisma dei centri storici delle frazioni, ma che vanno anche oltre questo aspetto, privilegiando soprattutto la riqualificazione dei nuclei del circondario dell’Aquila e confermando l’attenzione che l’amministrazione comunale pone nei riguardi del territorio”.