16 Maggio 2024 - 12:02:30

di Martina Colabianchi

Dopo le diverse mobilitazioni che hanno visto protagonisti i lavoratori del Centro turistico del Gran Sasso, supportati dai sindacati, oggi i consiglieri di opposizione hanno chiesto un Consiglio straordinario sul tema.

Lo hanno fatto stamattina in una conferenza stampa congiunta a palazzo Margherita, dove hanno illustrato il contenuto di un ordine del giorno, a firma dei consiglieri comunali Gianni Padovani ed Enrico Verini, contenente le possibili soluzioni da mettere in atto per salvaguardare i posti di lavoro della partecipata del Comune dell’Aquila.

Dopo lo stop della funivia per consentire la sostituzione delle quattro funi portanti, come prescritto dall’Ansfisa, non sono state ancora fornite tempistiche certe sulla fine dei lavori che, molto probabilmente, si protrarranno fino ad impedire l’apertura della prossima stagione invernale. Nel frattempo, i 40 dipendenti della partecipata non conoscono il destino del proprio futuro lavorativo, legato molto spesso a contratti di tipo stagionale.

Per questa ragione, i consiglieri di minoranza chiedono al sindaco di rivedere il contratto di servizio tra Comune dell’Aquila e Centro turistico, modificandone i termini in vigore che ora risultano superati, e a prevedere l’inserimento di ulteriori attività che i lavoratori possano svolgere in alternativa a quelle svolte quando la funivia è normalmente in funzione.

All’ordine del giorno è poi aggiunta anche una soluzione richiesta espressamente dai sindacati nelle ultime settimane: che i dipendenti del CTGS, compatibilmente con la loro formazione specifica e con le loro necessità, possano essere ricollocati in altre partecipate del Comune dell’Aquila come si è già fatto in passato e in altre situazioni.

Proponiamo soluzioni lavorative urgenti e visto il silenzio dell’amministrazione, avanziamo proposte concrete e praticabili -hanno detto i consiglieri – Non si può attendere oltre, l’allarme lo abbiamo lanciato da mesi, i sindacati da tempo cercano una interlocuzione con l’amministrazione ed il Sindaco finora non ha ritenuto di incontrarli. Come centrosinistra, abbiamo oggi depositato un primo documento di proposte che porteremo al consiglio comunale straordinario del 30 maggio da noi richiesto da tempo. Non solo, la nostra mozione verrà ulteriormente arricchita dopo l’ascolto di tutti gli attori (sindaco e  giunta, Ctgsi, sindacati) che faremo lunedì 20 nella riunione della prima commissione, anche questa da noi richiesta, stanchi di parole inconcludenti”.

La situazione è drammatica per lavoratori e lavoratrici e per il futuro della stazione sciistica bloccata da inerzia e sottovalutazioni – hanno proseguito – Tra le nostre proposte, chiediamo al sindaco ed alla giunta di impegnarsi: ad attivare una immediata revisione del contratto di servizio tra Comune dell’Aquila e Centro Turistico, modificando i termini oggi in vigore, oramai superati dalla situazione che stiamo vivendo; a prevedere l’inserimento di ulteriori attività nel contratto rivisitato, tra quelle gestite dall’Ente ma non svolte in proprio, che possano offrire la possibilità ai lavoratori di prestare la loro opera compensando tutte le prestazioni non più necessarie fino al ripristino della piena funzionalità della funivia; a disporre alternativamente e/o contestualmente alle misure di cui sopra, il ricorso a comandi (o altre forme di mobilità) dei lavoratori del CTGS, verso il Comune dell’Aquila e/o altre S.p.A. comunali, compatibilmente con le loro necessità e con l’inquadramento posseduto dai lavoratori; ad attivare in tempi brevi una concertazione sindacale con le rappresentanze sindacali dei lavoratori del C.T.G.S. per attivare tutti gli strumenti di “armonizzazione” contrattuale previsti dalla legge e necessari per le finalità da noi indicate; ad includere nelle misure richieste, anche i lavoratori “stagionali” che prestano la loro opera presso il C.T.G.S., evitando ad essi ogni penalizzazione derivante dal non possesso di un contratto a tempo indeterminato”. 

“Questa è solo una parte delle nostre proposte che riguardano anche la sostituzione di funi ed impianti – hanno aggiunto – Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (Ansfisa) che controlla il trasporto su filo, ha prescritto, dopo controlli scattati in seguito all’esposto di un cittadino, la sostituzione di quattro funi portanti della funivia. I lavori necessari conseguenti la prescrizione, non hanno ancora una definizione temporale identificata, ma è intuitivo ritenere che si protrarranno in modo tale da impedire purtroppo anche l’apertura della prossima stagione invernale.  Questa drammatica situazione, con ogni certezza comprometterà gli incassi della S.p.A. comunale e quindi renderà necessarie misure di contenimento dei costi del personale, con il probabile ricorso a misure di ammortizzazione sociale;  una parte consistente dei lavoratori attualmente impiegati dal C.T.G.S. non ha contratti a tempo indeterminato ma è reclutata con contratti di tipo “stagionale” la cui periodicità tuttavia, in virtù delle specifiche competenze settoriali acquisite, ha offerto alla platea interessata se non la certezza, almeno la ragionevole aspettativa di continuità lavorativa di anno in anno”. 

“Questa amministrazione comunale sul Gran Sasso ha fatto due campagne elettorali, ma lo ha di fatto abbandonato – hanno concluso – Ma noi vogliamo essere propositivi perché ci preme il destino lavorativo di queste persone e perché un pezzo del futuro di questo territorio è proprio sul Gran Sasso d’Italia che merita ben altra centralità nelle politiche regionali e comunali. Il comune dell’Aquila è unico proprietario delle quote societarie, ha una grande responsabilità, annualmente aggiorna il contratto di servizio che regola i rapporti tra i soggetti e che, alla luce degli accadimenti descritti, necessariamente deve essere oggetto di rivisitazione per le annualità future”.