13 Agosto 2024 - 11:21:19
di Tommaso Cotellessa
A tre anni dall’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il bilancio mostra un avanzamento rapido, ma con una distribuzione delle risorse non omogenea sul territorio nazionale. Un’analisi dettagliata condotta dal Servizio Studi della Camera, riportata e esaminata sul Sole 24 Ore di oggi, offre un quadro chiaro dello stato di avanzamento dei progetti e della loro distribuzione regionale, evidenziando sia i successi che le sfide ancora da affrontare.
Al 30 giugno 2024, il PNRR ha attivato progetti per un valore complessivo di circa 126 miliardi di euro. Una cifra impressionante che, tuttavia, mette in luce significative disparità tra le diverse regioni. La Lombardia, ad esempio, si conferma leader nella capacità di assorbimento dei fondi, con oltre 45.000 progetti finanziati per un valore di quasi 16 miliardi e mezzo di euro. Un’attenzione particolare è rivolta alla transizione ecologica, che rappresenta il 34% delle risorse totali.
Tuttavia, non tutte le regioni riescono a sfruttare al meglio i fondi messi a disposizione. L’Abruzzo, ad esempio, registra alcune difficoltà: il rapporto evidenzia che la quota di risorse effettivamente destinate si ferma intorno al 38%, sollevando dubbi sulla reale capacità della regione di assorbire i fondi.
In risposta a queste disparità, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, ha anticipato la possibilità di una nuova revisione del Piano. L’obiettivo principale è garantire una distribuzione delle risorse più equa ed efficace, per evitare che alcune regioni rimangano indietro.
Fitto ha sottolineato l’importanza di affrontare con determinazione le sfide future: garantire un rapido ed efficace assorbimento delle risorse stanziate, investire in infrastrutture, ricerca e sviluppo, e accelerare la transizione verso un’economia più sostenibile e digitale.
Un aspetto curioso e significativo del rapporto riguarda la distribuzione dei fondi all’interno della regione Abruzzo. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, L’Aquila, il capoluogo di regione, non è il maggior destinatario delle risorse. In una svolta inaspettata, è Chieti a superare L’Aquila, attirando una quota maggiore di finanziamenti. Questo dato sottolinea ulteriormente la complessità della distribuzione dei fondi e la necessità di monitorare attentamente come le risorse vengono allocate e utilizzate.
Tuttavia questo fenomeno non si riscontra soltanto in Abruzzo, ma anche in regioni come la Calabria, il Friuli Venezia Giulia, Sicilia e il Veneto.
Scendendo inoltre del dettaglio dei fondi assegnati alla regione Abruzzo, è possibile riscontrare che il totale dei fondi ammonta a 2.988,7 milioni di euro per un totale di 8.955 progetti. Fra questi 338,7 sono stanziati per la prima la missione 1 del PNRR, ovvero “Digitalizzazione, cultura e turismo”; 1.108,4 sono stati stanziati per la missione 2 “Transizione ecologica”; 178,2 per la missione 3 “Infrastrutture”; 650,1 per la missione 4 “Istruzione e ricerca” ; 388,2 per la missione 5 “Coesione e inclusione” ed in ultimo 325,1 per la missione 6 del piano ovvero la “Salute”.