24 Ottobre 2024 - 11:53:21
di Tommaso Cotellessa
L’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara si distingue sul palcoscenico internazionale grazie alla partecipazione al G7, dove ha presentato i suoi progetti di ricerca su tematiche globali di primaria importanza: salute, sicurezza alimentare, cambiamenti climatici e malnutrizione infantile. L’ateneo abruzzese conferma così il suo impegno nella cooperazione con i Paesi emergenti e mediterranei, rafforzando il proprio ruolo di istituzione accademica aperta al mondo.
Tra i progetti di maggior rilievo figurano le iniziative in Sudan, mirate a migliorare le cure chirurgiche infantili, in Costa Rica per la gestione del rischio sismico, in Nepal per lo studio degli ambienti estremi e in Albania e Cipro per le ricerche archeologiche. Questi progetti, insieme a molte altre attività, sono esposti presso il sito di #insiemeperglisdg, allestito in piazza Sacro Cuore a Pescara.
“Le attività che noi ricercatori svolgiamo nel mondo coinvolgono non solo i Paesi del G7, ma anche e soprattutto quelli in via di sviluppo,” spiega Enrico Miccadei, delegato del Rettore alla Terza missione. “Le tematiche su cui lavoriamo, come salute, sicurezza alimentare, clima, gestione delle risorse idriche e malnutrizione infantile, sono ambiti di ricerca in cui il nostro ateneo è impegnato da decenni.”
Il Rettore dell’Università, Liborio Stuppia, sottolinea l’importanza della vocazione internazionale dell’istituzione: “La ‘d’Annunzio’ è un’Università aperta allo sviluppo e alla cooperazione, non solo verso l’area adriatica, ma anche verso i Paesi del Mediterraneo e quelli emergenti. Il nostro obiettivo è contribuire al progresso globale attraverso la ricerca e la condivisione delle conoscenze.”
Tra le iniziative di maggiore impatto, spicca il progetto in Sudan, dove un team di medici coordinato dal professor Pierluigi Lelli Chiesa sta lavorando per ottimizzare le cure chirurgiche pediatriche negli stati di Gezira e Kassala, creando sinergie cliniche e formative per migliorare l’assistenza sanitaria locale.
Un altro progetto cruciale è quello in Costa Rica, dove l’Università “d’Annunzio” sta collaborando per la prevenzione e gestione dei rischi sismici e idrogeologici. In Nepal, invece, l’ateneo si sta concentrando sugli studi relativi agli ambienti estremi, mentre in Albania e Cipro è coinvolto in attività di scavo e ricerca archeologica, che mirano a valorizzare il patrimonio culturale di queste aree.
“L’Università, attraverso la missione di valorizzazione delle conoscenze e delle ricerche, si pone in prima linea per essere un veicolo di pace, serenità e prosperità nel mondo,” ha dichiarato il Rettore Stuppia, sottolineando il valore sociale e culturale delle attività svolte.
La partecipazione dell’Università “d’Annunzio” al G7 rappresenta quindi non solo un riconoscimento delle competenze accademiche e scientifiche dell’ateneo, ma anche una testimonianza concreta del suo impegno a favore dello sviluppo globale e della cooperazione internazionale.