13 Novembre 2024 - 15:39:22

di Tommaso Cotellessa

La città dell’Aquila, proclamata Capitale italiana delle Cultura 2026, si prepara ad essere al centro di numerose iniziative culturali ed eventi di ogni genere, nonché teatro di importanti attività di promozione del territorio e della cultura locale. Il prestigioso riconoscimento ottenuto infatti può fungere da volano per il capoluogo abruzzese, ovviamente se si sarà in grado di cogliere le numerosissime occasioni che da esso scaturiscono.

Fra le iniziative legate al titolo di Capitale Italiana della Cultura c’è anche il percorso Cantiere Città che il ministero della Cultura – Servizio VI dell’ex Segretariato generale – e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali dedicano alle città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura, per consolidare le loro capacità progettuali e dare un futuro alle proposte che sono state ideate per la candidatura. Proprio nell’ambito di questo intenso e fruttuoso percorso è in procinto di iniziare una tre giorni, che si terrà a L’Aquila dal 13 al 15 novembre, alla quale prenderanno parte i rappresentanti di tutte le città finaliste in lizza per il titolo di Capitale Italiana della Cultura, ovvero Alba, Agnone, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese.

In questo evento, che concluderà la terza edizione del percorso Cantiere Città, i rappresentanti delle città discuteranno di rigenerazione urbana, strategie di sostenibilità dei progetti culturali e partenariati pubblico-privato. Nel programma anche due workshop sulla progettazione di festival di approfondimento culturale e sugli strumenti di fundraising, e un laboratorio sulla progettazione di servizi digitali per i luoghi della cultura. Quella che verrà proposta sarà dunque una riflessione collettiva su strategie e pratiche per lo sviluppo culturale del territorio.

Infatti, come ha spiegato Mario Turetta, capo dipartimento per le attività culturali del Mic “Il progetto Capitale italiana della Cultura non si esaurisce con l’assegnazione del titolo a un’unica città. Cantiere Città rappresenta una tappa fondamentale nel percorso delle finaliste e della stessa vincitrice verso la creazione di progetti culturali duraturi, in grado di incidere positivamente sulle comunità e sui territori. Questo programma, voluto dal ministero della Cultura e realizzato con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, offre alle città l’opportunità di consolidare le loro competenze e sviluppare strumenti di progettazione, promuovendo la cultura come leva per la crescita e la coesione sociale“.

Per il terzo anno, con Cantiere Città la Fondazione è al fianco delle amministrazioni cittadine per valorizzare il lavoro fatto nell’ideazione dei dossier di candidatura” Ha spiegato Onofrio Cutaia, commissario straordinario della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali” le visioni, le energie creative, le relazioni e le riflessioni degli attori del territorio, con l’obiettivo di dare forza a progetti e strategie dei dossier e sostenere lo sviluppo dei territori a base culturale. L’esperienza conferma la funzione innovativa di Cantiere Città, la sua utilità e il suo valore strategico come laboratorio formativo che sostiene le città nell’idea di mettere la cultura al centro della propria visione di crescita e sviluppo

La terza edizione di Cantiere Città ha infatti già coinvolto i rappresentanti delle dieci città in oltre 80 ore di formazione, articolate in 2 masterclass in presenza e 9 approfondimenti online per un’azione di capacity building sui temi della progettazione di un piano di sviluppo della città a base culturale. A ogni città è stato poi dedicato un percorso di accompagnamento specifico in 3 workshop, con l’obiettivo di concretizzare una delle idee del dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura.

L’evento che si terrà a L’Aquila funger dunque da sigillo di un intenso percorso condotto in questi mesi, ma rappresenterà anche un’importante occasione per il territorio aquilano. A sottolineare questo aspetto è stato il sindaco Pierluigi Biondi, il quale ha messo in evidenza il fatto che “L’Aquila oggi incarna in piena regola il processo di rigenerazione basato sulla cultura quale valore essenziale per innovare, riconnettere e rilanciare un territorio esteso come il nostro. La proclamazione del capoluogo d’Abruzzo a Capitale italiana della Cultura per il 2026 rappresenta infatti una importantissima occasione di rilancio e di riscatto delle aree interne dell’Appennino centrale” così ha concluso il primo cittadino.