11 Marzo 2025 - 18:41:34
di Tommaso Cotellessa
La coordinatrice di Fratelli d’Italia L’Aquila, Daniela Ianni, ha rispedito al mittente le critiche relative al mancato raggiungimento del numero legale in Consiglio comunale e sulla conseguente impossibilità di discutere l’ordine del giorno presentato dalle consigliere di opposizione Stefania Pezzopane e Simona Giannangeli riguardante la vicenda del Cotugno e della foto con la scritta “Antifascismo uguale Mafia”.
«Siamo di fronte all’ennesima farsa della sinistra aquilana, che continua con la sua ossessione ideologica, vedendo fascismo ovunque pur di attaccare questa amministrazione, mentre i problemi reali della città vengono ignorati», queste le parole di Ianni la quale ha inoltre spiegato che «Non c’è stato alcun disinteresse né volontà di eludere il dibattito ma semplicemente un rinvio naturale e doveroso, visto che il provvedimento è stato presentato solo in mattinata e non c’è stato il tempo necessario per approfondirne i contenuti».
Ianni ha inoltre chiarito che il capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, Leonardo Scimia, ha chiesto di inserire l’ordine del giorno nella prossima seduta per affrontarlo in maniera adeguata, tuttavia afferma la coordinatrice «la sinistra aquilana, anziché rispettare le regole e favorire un confronto serio, ha preferito la solita polemica sterile».
«Pezzopane e Giannangeli sanno benissimo che questa amministrazione opera nel pieno rispetto della legalità, la città non ci avrebbe votato altrimenti, né ci sosterrebbe. È la solita narrazione pretestuosa, a tratti autoritaria, la loro, che ambisce a sentirsi tribunale dell’inquisizione senza essere né giudici né pubblici ministeri, ma arrogandosi un diritto naturale al giudizio. Non accettiamo più questi attacchi strumentali e ribadiamo con forza che i cittadini sono stanchi di queste continue provocazioni. Se la sinistra ha bisogno di un nemico immaginario per sopravvivere, lo cerchi altrove. Noi continuiamo a lavorare per L’Aquila, loro continuino pure con il loro teatro. Prenderemo sempre meno in considerazione questa continua richiesta di esistenza politica, ormai nessuno gli crede più! Ogni epoca ha il suo fascismo: il problema è riconoscerlo» conclude Ianni.