19 Aprile 2025 - 09:49:07
di Tommaso Cotellessa
Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato, questo è elenco che le associazioni degli agricoltori abruzzesi, tra cui Cia Abruzzo, Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, delineando un quadro drammatico per l’economia del settore.
«In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità – denunciano le associazioni, richiedendo perciò – interventi urgenti, strutturati e coerenti».
Al centro dell’allarme lanciato dagli agricoltori abruzzesi c’è la proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive che sta mettendo in ginocchio l’intero comparto.
Nell’annunciare mobilitazioni e proteste le associazioni manifestano scontento e insoddisfazione per gli interventi già posti in essere dalle istituzioni per far fronte a questa situazione.
«Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato – scrivono le associazioni – il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del Tar, la peste suina africana avanza e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e del tutto insufficienti. A essere sotto attacco non è soltanto il reddito degli agricoltori, ma la tenuta stessa del territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare»
A fronte di questo quadro le associazioni annunciano una una campagna di mobilitazione che, nei prossimi giorni, attraverserà il territorio regionale. Incontri pubblici, presidi e momenti di confronto con cittadini e amministratori – affermano – avranno un obiettivo preciso: dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.
«Gli agricoltori – spiegano le sigle – stanno pagando il prezzo di scelte politiche inefficaci, spesso dettate da ideologie lontane dalla realtà dei campi. Una raccolta firme accompagnerà questo percorso. È un appello alla responsabilità e al buonsenso. Restituire equilibrio tra uomo e natura non è una provocazione, ma una necessità. Perché senza agricoltura, non c’è futuro».
In questo contesto si colloca la manifestazione regionale in programma lunedì 13 maggio 2025 a L’Aquila, alle ore 10:00, davanti alla sede del Consiglio Regionale d’Abruzzo. L’iniziativa, aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, vuole essere una “chiara richiesta di ascolto e di responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali, per presentare formalmente il documento con le proposte operative e chiedere un impegno concreto».
La mobilitazione proseguirà il giorno successivo, martedì 14 maggio, quando avrà luogo l’udienza di merito del il Tar dell’Aquila sulla delibera regionale che autorizzava l’abbattimento di 469 cervi, in occasione della quale una delegazione ristretta di dirigenti delle organizzazioni promotrici sarà presente all’esterno del tribunale.