09 Maggio 2025 - 09:32:25
di Tommaso Cotellessa
Il Comune dell’Aquila rinnova il proprio sostegno al Festival delle Città del Medioevo, in programma dal 27 al 29 giugno 2025, confermando un finanziamento di 75mila euro attraverso i fondi del programma ReStart, nell’ambito del Filone B1 dedicato allo sviluppo culturale e alla promozione del territorio.
Promosso congiuntamente dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’amministrazione comunale, il Festival si attesta come una delle iniziative di punta in vista dell’anno che vedrà L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.
«All’interno del lungo percorso che culminerà con la celebrazione dell’Aquila nel 2026 – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi – il Festival delle Città del Medioevo si propone ancora una volta come una manifestazione che mette al centro il valore della divulgazione storica verso il grande pubblico».
L’edizione 2025 sarà dedicata a un tema affascinante e attuale: il rapporto tra le città e il cibo nel Medioevo, con un focus particolare sullo sfruttamento delle risorse. Il programma prevede la partecipazione di storici, archeologi, storici dell’arte, architetti, scienziati, scrittori, economisti e giornalisti italiani ed europei, offrendo una visione multidisciplinare e coinvolgente.
Il progetto ha un budget complessivo di 110mila euro, coperto dal contributo ReStart (75mila euro) e da un cofinanziamento dell’Università pari a 35mila euro. Oltre al supporto economico, il Comune fornirà anche una serie di servizi gratuiti: esenzione dai canoni di suolo pubblico e affissione, uso dell’Auditorium del Parco, fornitura di energia elettrica, supporto logistico e pulizia delle aree interessate, nel rispetto delle norme tecniche e delle disponibilità.
«Sostenere il Festival delle Città del Medioevo – ha concluso il sindaco – significa investire nella conoscenza, nella partecipazione e nella qualità dell’offerta culturale aquilana. Un percorso di crescita che unisce memoria e visione, passato e futuro, nella cornice di una città che si prepara a raccontare al mondo la sua storia e la sua rinascita».