12 Giugno 2025 - 15:49:23

di Martina Colabianchi

Piazza Duomo, a L’Aquila, ospiterà la cerimonia di benedizione e consegna del cappello alpino a 130 giovani in ferma iniziale dell’Esercito impegnati nell’iter formativo di undici settimane a cura del Centro Addestramento Alpino di Aosta.

Il copricapo con la penna verrà consegnato a ciascun militare dalle mani di un alpino in congedo, il prossimo 5 luglio alle 18, a testimoniare un passaggio ideale di consegne tra generazioni di penne nere.

La fase conclusiva dell’addestramento prevede un’ascensione sul Gran Sasso ed una marcia lungo il sentiero di San Gabriele, che si svolgeranno rispettivamente mercoledì 2 e giovedì 3 luglio.

Nel corso della settimana tra il 1° e il 5 luglio – patrocinata da Regione, Provincia e Comune – il Centro Addestramento Alpino ha anche organizzato una serie di eventi culturali aperti al pubblico sul tema della montagna, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini e il 9° Reggimento della Brigata alpina Taurinense.

In particolare, nella serata del 1° luglio i giovani militari si confronteranno con una rappresentanza dei diecimila soci della Sezione Abruzzi dell’ANA presso l’auditorium del Parco Renzo Piano, mentre il 2 e il 3 il centro cittadino ospiterà “Incroci di montagna”, due incontri con due alpini della Sezione militare di alta montagna che si svolgeranno in piazza Margherita alle 19, mentre venerdì la Fanfara della Brigata alpina Taurinense si esibirà per le vie del centro cittadino con concerto finale in piazza Duomo (ore 18).

Nella mattinata di sabato 5 luglio, la sala Navata del Palazzo del Consiglio Regionale sarà la sede del seminario “L’Artico: la frontiera delle frontiere, un approccio multidisciplinare”, con la partecipazione di esponenti del mondo accademico, dell’imprenditoria, dello sport e della montagna (ore 10, su invito).

Il programma è stato presentato a Palazzo Margherita dal generale di brigata Alessio Cavicchioli – comandante del Centro Addestramento Alpino – insieme al Consigliere Nazionale dell’ANA Pietro Piccirilli e al sindaco Pierluigi Biondi. «Sarà un onore accogliere i militari, le loro famiglie e l’intera comunità alpina, che rappresenta un patrimonio straordinario di valori e tradizioni, profondamente intrecciato con la storia d’Italia e con quella dell’Aquila», ha dichiarato il sindaco in apertura.

Il generale Cavicchioli ha sottolineato l’essenza della formazione alpina, evidenziando come la settimana aquilana non rappresenti solo il completamento di un percorso di addestramento, ma un passaggio fondamentale per i giovani alpini. “Alpini non si nasce, si diventa”, ha concluso il generale.

«L’Aquila e l’Abruzzo sono luoghi di grande tradizione alpina – per la presenza del 9° reggimento e di diecimila soci dell’Associazione Nazionale Alpini – ed è una sede magnifica per una cerimonia che vedrà la partecipazione delle famiglie dei nuovi alpini e l’abbraccio della città per il Corpo», ha dichiarato Piccirilli.

Il capitano Alessandro Marino, comandante della 43^ compagnia del battaglione Aosta che inquadra i 130 aspiranti alpini, ha illustrato il percorso impegnativo che ha portato i giovani militari da Aosta a L’Aquila e sul Gran Sasso: sei settimane di corso fucilieri, tre settimane di corso basico di sci o alpinismo e due settimane di addestramento al combattimento in montagna.

I 130 militari del corso Solarolo III – il nome di una montagna sulla quale il battaglione Aosta meritò la medaglia d’oro al Valor Militare nel corso della Prima guerra mondiale – provengono da tutte le regioni d’Italia.

Il cappello con la penna è in dotazione agli Alpini sin dalla fondazione del Corpo, avvenuta a Napoli il 15 ottobre 1872. La foggia attuale risale al periodo che precede la Prima guerra mondiale, ed è attualmente l’unico capo di vestiario dell’Esercito nel tradizionale colore grigio-verde.