14 Luglio 2025 - 11:00:33
di Tommaso Cotellessa
Un appello chiaro, urgente e inequivocabile rivolto direttamente alla Regione Abruzzo e al Presidente Marsilio. Questa l’azione politica del segretario regionale Daniele Marinelli per far fronte all’allarmante scenario aperto dalla lettera con cui il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato dazi oltre il 30% sui prodotti europei.
«Le stime sul possibile impatto dei dazi USA sull’economia abruzzese sono un allarme che non può restare inascoltato – scrive Marinelli – parliamo di una perdita potenziale di 350 milioni di euro, con settori chiave come il farmaceutico, l’agroalimentare, l’elettronico e meccanico, colpiti in pieno. A fronte di questi numeri drammatici, non possiamo accettare il silenzio o l’immobilismo della Regione Abruzzo, né limitarci a commenti di circostanza. Serve una risposta istituzionale forte e compatta, che parta dalle Regioni, dai Comuni e dalle categorie produttive, coinvolga il Governo e l’Europa».
Proprio per questo motivo lo stesso Marinelli ha invocato, a nome del Partito Democratico Abruzzese, un intervento immediato del presidente Marco Marsilio e della sua giunta nei confronti del Governo nazionale, coinvolgendo la Conferenza Stato-Regioni, l’Anci, l’Ali, le associazioni di categoria, le Camere di commercio e tutti gli attori che hanno a cuore la tenuta dell’economia abruzzese, coinvolgendo anche le istituzioni europee, attraverso gli europarlamentari che rappresentano anche l’Abruzzo a Bruxelles.
«L’effetto domino è sotto gli occhi di tutti: 820 milioni di export nel primo trimestre 2024 verso gli USA, un balzo del +42% rispetto all’anno precedente, rischiano di diventare un punto debole, e non di forza, per il nostro sistema produttivo – così Marinelli – . Un danno non univoco, perché pagheranno le spese della sconsiderata politica trumpiana anche i consumatori americani, perché a prescindere dai dazi, il peso di questi non resta tutto in capo alle aziende esportatrici, l’entità si ripercuoterà sulle imprese americane che saranno costrette ad aumentare i prezzi e sulle famiglie americane costrette a pagare di più i prodotto non made in USA».
Il giudizio politico espresso dal segretario sull’operato del Governo Meloni è definitivo:
«La politica nazionale ha fallito nel prevenire questi scenari, nonostante proclami su rapporti preferenziali con l’amministrazione Trump. Ora non possiamo restare spettatori mentre una scelta sconsiderata e aggressiva mette a rischio PIL, posti di lavoro e intere filiere. Il Partito Democratico d’Abruzzo sarà al fianco delle imprese, dei lavoratori e dei territori. L’imponente danno potenziale deve diventare motore di una mobilitazione vera, che parta dal basso ma trovi nelle istituzioni regionali e nazionali un presidio attivo e propositivo. O si agisce ora, o si rischia il collasso di comparti strategici per il futuro dell’Abruzzo».