11 Settembre 2023 - 17:27:58

di Martina Colabianchi

In migliaia hanno risposto, ieri, al richiamo delle associazioni ambientaliste e animaliste partecipando alla manifestazione organizzata a Pescina in mattinata e, nel pomeriggio, a San Benedetto dei Marsi dove, dieci giorni fa, l’orsa Amarena è stata uccisa con un colpo di fucile.

Non sono mancati, però, momenti di tensione: a San Benedetto dei Marsi alcuni allevatori hanno lanciato petardi contro i manifestanti, tanto da costringere l’intervento della Polizia che ha, poi, scortato i partecipanti a fine giornata.

A seguito delle tensioni durante la manifestazione di ieri, la Presidente di LNDC Animal Protection, Piera Rosati, ha scritto una lettera al primo cittadino di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani, esprimendosi in merito alla sua mancata adesione alla manifestazione e alle mancate parole di condanna nei confronti degli allevatori intervenuti violentemente.

Di seguito il testo integrale della lettera:

Egregio Sindaco Cerasani,

scrivo in qualità di Presidente di LNDC Animal Protection, una delle più antiche e importanti associazioni protezionistiche presenti in Italia, dal 1950 impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie e razza, con oltre 70 sedi locali e migliaia di soci, volontari e sostenitori in tutto il territorio nazionale.

Una delegazione della nostra Associazione era presente alle manifestazioni che si sono tenute ieri a Pescina e a San Benedetto dei Marsi in memoria di Amarena, per chiedere giustizia per la sua morte e per chiedere una maggiore tutela degli animali selvatici in generale. Avrà saputo che l’evento che si è tenuto nel suo Comune però è stato disturbato e interrotto da diverse persone – immagino suoi concittadini – che hanno provocato anche in maniera violenta i manifestanti che invece erano lì per esprimere il proprio punto di vista in maniera del tutto pacifica. Un comportamento che certamente non fa onore al suo Comune e al territorio di cui fa parte, che però non mi è sembrato da Lei stigmatizzato in alcun modo. 

A dire il vero, ero quasi certa che Lei non avrebbe condannato tali violenze considerando che ha scelto di non essere presente al ricordo di Amarena ma piuttosto ha preferito partecipare alla contro-manifestazione indetta per la mattina dagli allevatori del COSPA Abruzzo, in cui è stato criticato l’operato del PNALM così come è stato in qualche modo giustificato quanto accaduto ad Amarena. 

Ovviamente Lei è liberissimo di scegliere da che parte stare ma è davvero sconfortante vedere che un politico giovane come Lei scelga, di fatto, di stare dalla parte di chi uccide nonostante il suo cordoglio espresso sui social per la fine dell’orsa simbolo dell’Abruzzo. Il primo settembre infatti, subito dopo la brutale uccisione di Amarena, scrisse di essere affranto e immensamente dispiaciuto per quanto accaduto. Eppure, quando si è trattato di prendere una posizione concreta, ha scelto di sostenere di persona quelli che giustificano la sua uccisione anziché partecipare a una pacifica manifestazione per chiedere giustizia. 

Mi lasci dire che l’atteggiamento mostrato ieri dai suoi concittadini a San Benedetto dei Marsi è veramente vergognoso e indice di una mentalità che è ancora più avvilente e sconfortante quando viene esibita da persone giovani, come è successo. La tutela dell’ambiente e dei selvatici dovrebbero essere la priorità per tutto, in particolare per le nuove generazioni, ma noto con dispiacere che nel suo Comune c’è ancora tanto lavoro da fare per educare al rispetto. 

Distinti saluti

Piera Rosati
Presidente Nazionale
LNDC Animal Protection