12 Novembre 2025 - 10:20:32

di Martina Colabianchi

Non un taglio arbitrario, ma una scelta tecnica e responsabile per garantire la transizione dei progetti della precedente programmazione nel nuovo Piano Strategico della Pac.

Lo precisa il vicepresidente della Regione Abruzzo, e assessore con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente in merito alla dotazione finanziaria del bando SRD01 (“Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”), passata da 15 a 10 milioni di euro, come stabilito dalla determinazione DPD018/874 del 4 novembre 2025. Riduzione che ha creato malumore tra le associazioni di categoria, in primis Cia e Coldiretti.

«Abbiamo accantonato – spiega Imprudente – 19 milioni di euro all’interno del Piano Strategico della PAC – prosegue Imprudente – per coprire i cosiddetti progetti in transizione della misura 4.1, molti dei quali avevano ricevuto soltanto l’anticipo e rischiavano di andare perduti. Era quindi indispensabile utilizzare parte delle risorse FEASR  per evitare di compromettere questi investimenti e assicurare la piena continuità operativa alle aziende coinvolte».

L’assessore precisa, inoltre, che le economie che si genereranno al termine del PSR, una volta chiuso il bilancio dei progetti in transizione, saranno reimmesse nel bando SRD01 attraverso un meccanismo di scorrimento, incrementando la dotazione iniziale.

«In sostanza, le risorse non vengono sottratte al comparto agricolo ma messe temporaneamente in sicurezza, con l’obiettivo di garantire la conclusione di tutti i progetti e, successivamente, di reintegrare SRD01 con le economie disponibili e con le risorse del cosiddetto top up, che uniscono la componente statale e quella regionale».

Imprudente aggiunge che la scelta è stata condivisa e validata nel Comitato di monitoraggio del CSR e non decisa unilateralmente dagli uffici regionali.

«Abbiamo agito nella massima trasparenza e in coerenza con gli obiettivi comunitari – sottolinea –. L’obiettivo prioritario resta il raggiungimento del target di spesa del PSR e la piena valorizzazione delle imprese agricole abruzzesi, soprattutto quelle guidate da giovani. Una volta completato il percorso di transizione, le risorse torneranno a disposizione del sistema produttivo con ulteriori opportunità di investimento».

«Comprendiamo le preoccupazioni del settore – conclude Imprudente – ma è importante chiarire che nessun giovane agricoltore anzi nessun agricoltore verrà penalizzato: stiamo lavorando per garantire continuità, stabilità e futuro all’agricoltura abruzzese, rispettando gli impegni assunti e utilizzando ogni euro in modo efficiente e strategico».

M5S si schiera al fianco degli agricoltori: «Difendiamo chi ogni giorno coltiva il futuro dell’Abruzzo»

«Si scrive taglio da 5 milioni, si legge incapacità di gestire le risorse pubbliche. La destra in Abruzzo continua ad amministrare ogni euro in modalità emergenza, svilendo completamente la funzione di programmazione e indirizzo della Regione. Non c’è una visione, non c’è un cronoprogramma: i fondi sono utilizzati come tappabuchi, con la promessa di essere ripristinati “un giorno”, senza dire come, quando e con quali risorse».

Così, in una nota, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri.

«Tagli lineari che hanno colpito tutti i settori. Per il comparto agricoltura significa anche meno 5 milioni sul bando SRD01, quello che doveva sostenere innovazione e giovani imprese. Risultato? Se i fondi non saranno ripristinati solo 30 aziende su 900 potranno accedere ai contributi, le altre dovranno aspettare fino al 2029. Un colpo durissimo a chi lavora la terra e tiene viva la nostra economia rurale. Per questo sosteniamo le richieste delle associazioni di settore e chiediamo l’immediato ripristino dei fondi».

«Coldiretti e CIA parlano di ‘coltellata alle imprese agricole’, denunciando una scelta fatta senza confronto e che spegne ogni possibilità di crescita. E l’Assessore risponde con il solito gioco delle tre carte: li abbiamo levati ma li rimetteremo. Eppure nel prossimo Consiglio, in cui è prevista una variazione di Bilancio, non c’è traccia di fondi per l’agricoltura e neanche di una qualunque notizia sull’ammontare delle maggiori entrate, che iniziano a sembrare sempre di più una coperta troppo corta da tirare da tutte le parti».

«È chiaro – incalza Taglieri – che se a denunciare questi tagli sono le maggiori sigle del settore, e non solo l’opposizione in Consiglio regionale, si smonta la litania che ultimamente accompagna ogni dichiarazione dei consiglieri di maggioranza e della Giunta, impegnati a giustificare l’ingiustificabile e a scansare ogni straccio di responsabilità sulle scelte sbagliate che hanno penalizzato tutti i comparti strategici della regione. La verità è che appare evidente a tutti quello che denunciamo da anni: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia tentano di nascondere a colpi di selfie, autocelebrazioni e propaganda in “cappellino giallo” un fallimento totale sulla gestione e la programmazione delle risorse pubbliche».

«L’Abruzzo – conclude Taglieri – ha bisogno di una guida che creda davvero nell’innovazione e nella forza del lavoro agricolo. Noi saremo al fianco di chi ogni giorno coltiva il futuro di questa terra, sostenendo proposte che puntano a investire in agricoltura, sostenibilità e valorizzazione del territorio. Perché dietro ogni piccola impresa agricola c’è una grande idea di Abruzzo: resiliente, moderno e capace di crescere senza lasciare indietro nessuno».