L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila apre le porte ai giovanissimi

Una giornata dedicata ai più giovani per scoprire l’alta formazione artistica del capoluogo di Regione.

Il direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Marco Brandizzi, ha illustrato l’importanza dell’iniziativa legata al Pnrr che mette in vetrina le eccellenze dell’Accademia di Belle Arti.

«È una giornata per i giovanissimi, promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dell’Istruzione», spiega Brandizzi. «L’obiettivo è far conoscere ai ragazzi le peculiarità di un’Accademia, pilastro della formazione artistica nazionale. Questa iniziativa si inserisce nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che finanzia progetti per l’istruzione e la cultura».

Brandizzi sottolinea come questi momenti siano importanti per avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’arte, favorendo una consapevolezza precoce.

Il messaggio centrale è la creatività come progetto. Interrogato sul contenuto da trasmettere ai giovani, il direttore è netto: «La creatività è un elemento importantissimo all’interno della società e va organizzata». Non si tratta di un impulso casuale, ma di un processo legato alla progettazione. «La creatività genera economia», aggiunge, evidenziando il suo potenziale produttivo.

In un’epoca di transizione digitale e sostenibile, l’arte non è solo espressione, ma strumento di innovazione. Brandizzi invita a strutturare il talento creativo, trasformandolo in valore concreto per il territorio aquilano e il Paese.

L’Accademia dell’Aquila, instituzione di riferimento regionale, si propone come incubatore di talenti.

L’evento rafforza il legame tra scuola, università e mondo artistico, promuovendo percorsi formativi d’eccellenza. Per i giovanissimi partecipanti, è un primo contatto con un futuro professionale dinamico.

L’iniziativa riflette l’impegno del governo nel rilancio culturale post-sisma e post-pandemia. Brandizzi conclude auspicando che questi incontri ispirino i ragazzi a vedere nell’arte non un hobby, ma una leva per lo sviluppo economico e sociale