17 Aprile 2024 - 11:11:18

di Martina Colabianchi

L’Autonomia differenziata cambierà il destino dell’Italia, del sud, dell’Abruzzo e delle aree interne” secondo l’Onorevole Stefania Pezzopane che è tornata oggi, insieme agli altri gruppi consiliari del centrosinistra, a parlare proprio di quello che le minoranze definiscono il decreto “spacca Italia” per individuare le prossime strategie di azione che si tradurranno, molto probabilmente, in eventi pubblici anche davanti la sede del Comune dell’Aquila.

Nel Consiglio comunale dello scorso 15 aprile, in cui erano assenti molte delle voci istituzionali della maggioranza di centrodestra, proprio un ordine del giorno di Pezzopane che chiedeva all’amministrazione di impegnarsi per il ritiro del disegno di legge sull’Autonomia differenziata, attualmente all’esame della Camera dei Deputati, era stato respinto con 14 voti contrari da parte della maggioranza.

Abbiamo voluto promuovere un dibattito a più voci, – spiega Pezzopane – non isolandoci ma dicendo a chi sta governando, quindi ai nostri parlamentari di maggioranza oltre a quelli di minoranza, ai nostri rappresentanti in Regione del centrodestra di venire a dirci le ragioni per cui stanno mandando avanti questo provvedimento, se ragioni ce ne sono. Farci capire, insomma, quali sono i vantaggi. E invece non sono venuti: perché di vantaggi non ce ne sono. Probabilmente si vergognano di venire in un confronto in Consiglio comunale dove noi avremmo detto: “guardate che ci tolgono i soldi”, e loro cosa avrebbero risposto? “Proveremo forse a non far togliere i soldi”, ma neanche questo ci hanno detto“.

Quindi, niente sindaco, niente intervento della Giunta, nessun parlamentare della maggioranza di destra, nessun assessore regionale o consigliere regionale della maggioranza, cioè quelli che stanno portando avanti questo decreto spacca Italia non lo vengono nemmeno a difendere in Consiglio comunale – affonda -. È inaccettabile, pertanto noi continueremo la mobilitazione anche con eventi pubblici, magari anche proprio davanti al Comune perché è inaccettabile. Se davvero, prima delle elezioni europee, il decreto spacca Italia verrà approvato, ci troveremo di fronte a una rapida dissoluzione dell’unità del Paese per cui ci saranno anche delle complicità locali. Noi vogliamo evitarlo fino alla fine“.