29 Aprile 2024 - 18:21:48

di Martina Colabianchi

Via libera dal Comune dell’Aquila, oggi, all’emendamento predisposto dal sindaco, e sottoscritto da Leonardo Scimia, Daniele Ferella, Laura Cococcetta, Luigi Faccia Fabio Frullo, che permetterà di attingere alla quota libera dell’avanzo di amministrazione per reperire i 4 milioni di euro necessari ai lavori di manutenzione straordinaria che si sono resi necessari alla funivia del Gran Sasso.

Esultano i capogruppo della maggioranza di centrodestra, ritenendo la votazione di oggi “la dimostrazione delle abilità e delle capacità politiche, ma soprattutto amministrative, di una classe dirigente affidabile e il risultato di anni in cui è stata portata avanti una gestione oculata dell’intera macchina comunale“.

È proprio la gestione oculata e lungimirante – proseguono i capigruppo – che ha permesso alla città dell’Aquila di disporre, oggi, di ingenti risorse dovute a una forte credibilità acquisita nel corso del tempo. Succede oggi per la funivia ed è successo ieri in altri casi, come ad esempio quello dell’Azienda della mobilità (Ama) quando siamo stati in grado di fronteggiare il caro energia anche grazie a politiche mirate, come l’importante attività portata avanti per il recupero della Tari“.

Non va sottovalutato, inoltre, come questa amministrazione approvi il bilancio nei termini di legge, contrariamente a quanto avveniva durante le precedenti giunte, non fa ricorso a nuovi mutui o ad anticipazioni da parte della tesoreria e il fatto che proprio il bilancio sia sano ci consente di affrontare un’emergenza come quella della funivia, senza accedere a mutui o fare debiti fuori bilancio“.

Raccogliamo, dunque – chiosano i capigruppo della maggioranza – i frutti di un lavoro iniziato sette anni fa, con il primo mandato del sindaco Biondi, che ci permette oggi di godere di un bilancio libero da residui attivi con ben 6 milioni di euro di avanzo“.

Invece, “non ha fatto altro che il suo dovere” l’amministrazione Biondi secondo Stefano Albano, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, mentre “i dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso si apprestano a vivere una festa dei lavoratori amara considerando che dal primo maggio andranno a casa complice lo stop forzato della funivia“.

I gruppi di opposizione, ricorda, hanno da tempo chiesto una seduta straordinaria dell’assise per discutere a 360 gradi del Gran Sasso, dal futuro del Ctgs allo sviluppo della montagna.

Vogliamo sapere dall’amministratore unico e dall’amministrazione comunale se e quali provvedimenti siano stati pianificati a tutela dei lavoratori, a partire dal fatto se sia o meno stata attivata la cassa integrazione per i dipendenti a tempo indeterminato, se si stia o meno provvedendo ai versamenti contributivi, ma anche a salvaguardia dei tanti che con l’economia della montagna vivono, a partire dagli operatori presenti sul territorio“, dice Albano.

Dalla maggioranza vogliamo anche sapere se abbia immaginato delle soluzioni – e se sì quali – per i 18 lavoratori stagionali che vanno incontro ad un lungo periodo di inattività considerando che la funivia rimarrà ferma per diversi mesi – continua il capogruppo Pd – se insomma esista una strategia che tuteli questi dipendenti o come troppo spesso accade saranno lasciati in balia degli eventi“.

Sarebbe inoltre interessante sapere sulla base di quali valutazioni sono stati reperiti i 4 milioni di euro necessari alla sostituzione delle funi e se l’amministrazione abbia acquisito dei preventivi in modo da effettuare delle comparazioni“, aggiunge Albano.

“Mi domando, poi, se sia stata pianificata la stagione estiva che si preannuncia ricca di presenze, ovvero se si sia pensato al collegamento alternativo tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore – che non può essere lasciato ai soli mezzi propri considerando proprio l’elevato afflusso di turisti – , alla gestione dei parcheggi che ogni anno gettano l’intera area nel caos e che fine abbia fatto l’attrezzatura, come sci, tavole da snowboard, bob e bici elettriche acquistata dal Centro turistico per essere noleggiata, che avrebbe rappresentato non solo una implementazione dei servizi al pubblico ma anche costituito delle entrate per le casse già disastrate del Ctgs”.

Mi domando e chiedo al sindaco – conclude Albano – se e quali misure siano state poste in essere dopo il mega furto di gasolio del 2020, se l’amministrazione sia o meno a conoscenza di eventuali indagini aperte e, eventualmente, se ci siano, e nel caso quali, evoluzioni per l’individuazione dei responsabili considerando che per asportare un tale quantitativo occorrono particolari abilità. Ricordo che si è trattato di un furto di circa 25mila euro che costituisce un danno alla comunità essendo un bene pubblico“.