30 Aprile 2024 - 09:24:19

di Marco Giancarli

Ultimo giorno di servizio per la Funivia del Gran Sasso d’Italia che da domani e fino al cambio definitivo delle funi portanti resterà ferma alla base in attesa dell’avvio dei lavori dopo che l’Ansfisa ha decretato lo stop a partire dal 30 aprile.

A nulla è valso il ricorso del Comune contro quella prescrizione cosi contrastata che di fatto ha costretto il Comune dell’Aquila a correre ai ripari in anticipo rispetto al cambio funi ordinario e trovare la bellezza di 4 milioni di euro per effettuare i lavori richiesti.

Lavori particolarmente complessi, considerando la portata dei medesimi, la quota in cui si dovranno effettuare ed il fatto, non secondario, che nel mentre della sostituzione le due cabine non potranno essere poggiate a terra visto l’enorme peso del carrello che le sovrasta.

Dovranno dunque rimanere sospese fino a quando potranno essere ricollegate all’impianto dopo che le nuove funi portanti saranno ricollegate a monte e a valle. Da domani e fino a data da destinarsi dunque, chiunque vorrà raggiungere Campo Imperatore dovrà e potrà farlo esclusivamente con mezzi propri grazie alla possibilità di utilizzare la strada da pochi giorni pulita dagli ultimi scampoli di neve rimasti.

Questo fino a quando le precipitazioni nevose dell’inizio stagione invernale non faranno il loro lavoro, ricoprendo la strada e con essa la possibilità di raggiungere la quota dell’hotel. Bisognerà capire e sperare se per quella data i lavori siano stati già ultimati, anche se di tratta di una speranza molto molto flebile.

Se così non fosse, cosa probabile, salterebbe come ampiamente descritto, la stagione invernale in quota con la perdita di centinaia di migliaia di euro derivanti dal turismo invernale con il suo indotto, lasciando a casa oltre che le speranze, anche i lavoratori stagionali ed alcuni certamente del Centro turistico del Gran Sasso.

Insomma, se meteorologicamente parlando, il Gran Sasso si appresta a vivere una stagione di sole, dall’altra parte le nubi che si stanno addensando sin d’ora a quota Fonte Cerreto, sembrano essere il preludio di una tempesta di proporzioni non ancora ben delineate che potrebbero davvero minare il futuro di un comprensorio da sempre al centro delle polemiche e delle difficoltà, con buona pace di chi però gioisce di opere che, rispetto ai problemi che al momento insistono sul comprensorio, potrebbero essere del tutto o in parte marginali.

Sì, perché il collegamento Scindarella Monte Cristo si farà. A servizio di chi, però, ancora non è ben chiaro.