03 Maggio 2024 - 12:58:29

di Giustino Masciocco

Nei giorni scorsi, si è tenuta una riunione tra i vertici del CTGS, la proprietà, ovvero il Comune dell’Aquila e i sindacati per pianificare gli interventi da effettuare, dopo la chiusura della funivia del 1 maggio scorso.

La relazione dell’amministratore unico, ing. Dino Pignatelli, evidenzia due ipotesi di funzionamento della società, per il periodo che va dal 1 maggio 2024 al 31 dicembre 2024.

La prima ipotesi, che riguarda l’attività senza l’apertura estiva della seggiovia delle Fontari più l’attivazione del parcheggio di Campo Imperatore, prevede una perdita secca di euro 306.000,00.

La seconda ipotesi, che riguarda l’apertura delle Fontari e del parcheggio, prevede una perdita, addirittura superiore, di euro 450.000,00

Naturalmente, a tali perdite, vanno sommate quelle già registrate nei primi cinque mesi di quest’anno.

Comunque la si voglia guardare, la gestione della società ha preso un crinale dal quale sarà molto difficile risollevarsi, ci si aspetta una discussione in Consiglio Comunale che faccia luce sulle responsabilità di gestione, verificare perché non sono stati rispettati i vari piani industriali che l’assise comunale ha votato.

Oltre che ai lavoratori, dovrebbero essere preoccupati anche i nostri amministratori, che, ricordiamolo sempre, gestiscono i soldi dei cittadini, sia se provengano dalle tasse locali sia che provengano dalla Regione oppure dal governo.

Questo è il momento di assumersi tutte le responsabilità che i vari ruoli assegnano, bisogna trovare il coraggio, all’interno dei ruoli politici di  maggioranza e opposizione, di dire con chiarezza alla città cosa ne sarà del CTGS e del Gran Sasso, ora è il momento di agire, non di recriminare.