21 Ottobre 2024 - 10:44:04
di Tommaso Cotellessa
“Con la massima certezza possiamo affermare che questa città non è a misura di studente“
Questo l’affondo lanciato dall’Unione dei Giovani di Sinistra, è infatti Giulia Ciccarelli, responsabile regionale del movimento, ad intervenire con una nota sulla difficile condizione delle studentesse e degli studenti nella città dell’Aquila.
Per Ciccarelli risultano vani e privi di alcun significato i tanti discorsi intrisi dell’intento di “far rifiorire la città di L’Aquila, rendendola il più possibile una città universitaria“, poiché per l’attivista questa retorica entra in contrasto con la realtà con cui devono fare i conti i tanti giovani che hanno deciso di formarsi nel capoluogo abruzzese.
Intenzione dell’Ugs è quella di intercettare nella maniera più efficace possibile i bisogni e le necessità delle studentesse e degli studenti così da ascoltare e condividere proposte per migliorare l’offerta del territorio aquilano. Inoltre portando avanti questa azione di ascolto e partecipazione l’Ugl vuole rivolgere un invito all’amministrazione affinché tale situazione venga risolta e vengano messi in atto i provvedimenti necessari per far si che tutti gli studenti possano circolare liberamente all’interno della città e non debbano correre dietro un autobus con la speranza di trovare un posto libero e poter arrivare in orario alle lezioni.
“Gli studenti ad oggi – si legge nella nota – ci riferiscono di quanto sia difficoltoso spostarsi nella città con i mezzi pubblici, spesso questi sono stracolmi di persone e soprattutto le corse non sono sufficienti. Se vogliamo realmente trasformare questa città dobbiamo partire dal futuro e il futuro sono proprio gli studenti e le studentesse che scelgono ogni anno di venire in questa città per viverla, per studiarci, ma noi in risposta alle loro scelte ad oggi cosa offriamo? Una città che non è in grando di rendersi fruibile a chi la abita e a chi la sceglie. Favorire la mobilità studentesca permetterebbe di rendere il nostro centro storico nuovamente vivo, non solo il giovedì e il sabato sera”.
In ultimo l’Ugl sottolinea l’importanza e la necessità per un territorio come quello aquilano di aprirsi e reinventarsi al fine di non vedersi cancellato e spopolato. In quest’ottica viene invocata quella lungimiranza delle amministrazioni capaci di immaginare una città come un corpo
che vive, una capacità in grado di impedire la chiusura di un territorio poiché – come scrivono ancora i giovani – quando un luogo si chiude, quando una società si chiude, quel luogo e quella società sono destinati a morire.