10 Ottobre 2025 - 16:14:46

di Martina Colabianchi

Tre giorni di incontri, spettacoli e laboratori attendono la città per la prima edizione di “Ci Penso!”, festival italiano della divulgazione e del pensiero critico, il primo nel suo genere.

Nato dall’iniziativa della divulgatrice Gaia Contu, e giovani appassionati del territorio, per tre giorni il festival animerà il capoluogo abruzzese con incontri, spettacoli e laboratori che mettono in dialogo saperi, generazioni e linguaggi diversi.

Il progetto culturale, in programma dal 10 al 12 ottobre, si propone di mettere al centro la conoscenza e il dialogo, unendo rigore scientifico e linguaggi innovativi, con l’obiettivo di rendere il pensiero critico accessibile, coinvolgente e spettacolare.

Il festival animerà con talk, spettacoli, laboratori e performance artistiche alcuni dei luoghi più significativi della città: l’Auditorium del Parco del Castello “Renzo Piano”, Palazzo Pica Alfieri, Spazio Rimediato, la Libreria Colacchi, La Malandrina e l’Oratorio De Nardis. Il tutto pensato per coinvolgere pubblici eterogenei e far scoprire la bellezza della conoscenza.

Tra i protagonisti di questa prima edizione Roberto Mercadini, Breaking Italy, Bebo Guidetti (Lo Stato Sociale) e Quantum Girl, insieme a numerose voci della divulgazione, del giornalismo e dello spettacolo contemporanei.

«C’è tantissima emozione, c’è un anno di lavoro dietro in cui abbiamo prima costruito un gruppo, che si è continuato a costruire e si sta costruendo anche adesso, perché noi continuiamo a raccogliere volontari – spiega Gaia Contu -. Abbiamo costruito ogni singolo pezzetto, ogni singolo evento, ogni singolo ospite, ogni singolo contenuto. È stato davvero tutto studiato nei minimi dettagli per cercare di fare qualcosa di bello per la città che avesse un valore genuino, che non fosse qualcosa di vuoto o con solo valore estetico, ma che fosse un evento in grado di appassionare e divertire la cittadinanza».

Il festival si inserisce inoltre nel cammino verso L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, come evento in grado di rafforzare il profilo culturale della città, in particolare nel contesto del centro-sud e delle aree interne.