13 Marzo 2025 - 12:46:59

di Redazione

«Sono un nonno della frazione di Tempera del comune dell’Aquila che si rivolge alla sua elevata autorità ed alla sua elevata sensibilità per scongiurare che l’unico spazio ludico, un campetto di calcetto, realizzato principalmente con non pochi sacrifici in opere ed offerte, dalla nostra comunità, venga distrutto per costruirvi la casa parrocchiale che prima del terremoto, come in tutte le altre parrocchie, stava a fianco alla chiesa».

Si apre così, la lettera aperta di Ferdinando Santella, nonno residente nella frazione di Tempera, all’arcivescovo dell’Aquila Monsignor Antonio D’Angelo.

«L’attuale area, dedicata fin ora ad attività ludiche, potrebbe esse potenziata con l’adiacente struttura in legno, attualmente destinata ai riti religiosi, anch’essa da demolire – aggiunge Santella – Tale soluzione sarebbe molto più vantaggiosa sia dal punto di vista economico, in quanto eviterebbe di sostenere i costi per la sua demolizione e rimozione, che sociale, mettendola a disposizioni di ulteriori attività ludiche. Se mi posso permettere un suggerimento, per quanto riguarda la casa canonica, Sua Eccellenza potrebbe richiedere al Comune uno degli appartamenti attualmente ricevuti in proprietà nelle operazioni di sostituzione e di ridefinire la destinazione di parte del contributo per la costruzione della casa canonica al potenziamento, alla revisione e alla manutenzione delle attuali strutture ludiche. Con devozione e stima porgo i miei più sentiti ringraziamenti».