06 Maggio 2024 - 11:00:13

di Redazione

Sostituzione completa dell’impianto, e non semplicemente delle funi, per risolvere l’annoso problema di una funivia obsoleta dalla scarsa capienza.

E’ la proposta del partito Democratico aquilano che annuncia, inoltre, un’assemblea pubblica per dialogare con l’amministrazione, operatori e portatori di interesse, della problematica relativa alla chiusura della funivia dal 1 maggio, con ripercussioni inevitabili e gravissime sul Centro turistico del Gran Sasso e su tutto l’indotto.

“I nostri consiglieri comunali hanno responsabilmente votato a favore dell’emendamento presentato dal sindaco che stanzi i 4 milioni per la sostituzione delle funi, ciò non significa non riconoscere il fallimento totale dell’amministrazione rispetto alla gestione del gran sasso sia in termini di vincoli ambientali che di infrastrutture – ha detto Nello Avellani, segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico dell’Aquila – Il caso della funivia chiusa dal 1 maggio è emblematico. Ciò avrà ripercussioni gravissime non solo dalla stazione ma anche, e questa è la cosa che ci preoccupa di più, sul Centro Turistico del Gran Sasso e sui suoi dipendenti“.

Il PD chiede, quindi, trasparenza all’amministrazione comunale.

“Vogliamo sapere quali azioni l’amministrazione intenda mettere in campo per salvare il Ctgs e i suoi lavoratori, perché c’erano già due bilanci in negativo, adesso chiuderemo almeno per un anno e, probabilmente anche mesi in più, e non sappiamo quale sia il capitale sociale, se sia stato eroso quello della partecipata e chi gestirà la funivia quando ripartirà – ha aggiunto – Porteremo, quindi, questa richiesta in Consiglio comunale”.

“D’altra parte è inutile continuare solo con le critiche. Fermo restando che ribadiamo la richiesta di dimissioni di Pignatelli, vorremmo anche portare delle proposte: dal momento che la funivia va chiusa e stiamo stanziando dei fondi e altri ce ne sono, nei prossimi giorni convocheremo un’assemblea pubblica perché vogliamo dialogare con operatori, portatori di interesse e amministrazione per ragionare se sia possibile, a questo punto, pensare a un altro intervento: non la semplice sostituzione delle funi, ma una sostituzione completa dell’impianto che possa permettere di portare più persone in quota e, quindi, anche di superare quella difficoltà per cui il Ctgs non riesce mai ad arrivare in pareggio, perché la funivia è ormai un impianto obsoleto che può portare in quota solo poche persone”, ha concluso.